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Semit – Kahk

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Semit – Kahk

da http://www.appuntidicucina.it/2007

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Sono dei piccoli panini a forma di anello comuni nel mondo arabo, a volte indicati con semeet o kahk, esistono diverse versioni tutte accomunate dalla forma e dai semi di sesamo sulla superficie.
Nei paesi del mediterraneo (Marocco e Algeria) sono di solito piccanti e con aglio, quelle egiziane più semplici, in Iraq esiste una versione con semi di cumino e coriandolo…

Ingredienti

  • 200g di farina
  • 75g di latte
  • 75g di acqua
  • 15g di zucchero di canna (1 cucchiaio)
  • 10g di lievito (1 cucchiaino scarso di disidratato)
  • 20g di burro
  • 4 g di sale (1 cucchiaino raso)

per la finitura

  • uovo sbattuto + 1 cucchiaio d’acqua
  • semi di sesamo e/o lino e/o papavero

 

 

Procedimento

Scaldate acqua, latte e zucchero, devono avere non più di 37°, e scioglietevi dentro il lievito. Ancora tiepido unite anche il burro.


In una grande ciotola versate la farina e una volta sciolto il burro, il liquido. Lo si lavora per circa 5 minuti  – aggiungendo il sale – con un cucchiaio di legno ed appena possibile si prosegue con una mano sola,


Lo si raccogle in una palla con la falda sotto. Si copre la ciotola con in coperchio (si può fare anche il contrario cioè mettere l’impasto sul piano di lavoro infarinato e coprire con la ciotola rivoltata) poi lo si lascia riposare per circa un ora.


Si sgonfia l’impasto e si impasta nuovamente (ovviamente se necessario si aggiunge poca farina – non esagerate altrimenti poi risultano dure – è normale che all’inizio sia appiccicoso… insistete), la consistenza finale deve essere morbida ma non appiccicosa come il lobo dell’orecchio.


Si divide l’impasto in pezzi grandi circa mezzo pugno e si formano dei salsicciotti grossi circa 1cm e lunghi circa 15cm, si ripiegano direttamente sulla teglia ad anello sovrapponendo le due estremità.


Le ciambelle si possono formare anche con un altro metodo:

si divide l’impasto in pezzi grandi circa mezzo pugno e si lavorano con la mano a coppa come in questo video per formare i panini al latte.
poi una volta formate queste palline – che via via che le fate le metterete sotto un panno pulito per non farle seccare – si affonda il dito indice al centro fino ad arrivare al piano e poi sempre col dito indice 
perpendicolare al piano ed infilato al centro del panino girare forte disegnando un cerchio in modo che il foro si allarghi – il bello di questo metodo è che non ci saranno giunture sui panini.


Dopo averli spennellati con l’uovo e l’acqua, cospargerli con i semi e lasciarli lievitare per un’ora circa coperti da un’altra teglia o un foglio d’alluminio.


Nella tradizione si cucinano in due momenti: a 220°C per 10′ minuti e poi a 150°C per altri 20′ per ottenere un risultato molto secco e croccante; ma se si preferiscono  più morbidi cuocerli a 200°C per 20′ minuti.


N.B. Da provare è anche la versione con semi di cumino e coriandolo: le proporzioni sono circa 2 cucchiaini di cumino per 1 di coriandolo; si fanno tostare separatamente e si macina il coriandolo.

Con semi misti tostati.
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