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La distinzione tra siciliani, sardi e toscani è molto vaga…
Comunque questa ricetta è di origina siciliana, e quest’atra (QUI) era di provenienza sarda.
Ingredienti
- 400g di farina “0”
- 180g di zucchero di canna Demerara chiaro
- 100g di burro fuso raffreddato
- 2 uova
- 50ml di liquore all’anice
- la scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
- un cucchiaino di semi di anice
- 1/2 bustina (circa 5g) di lievito
- 1/2 cucchiaino di sale
Preparazione:
Prima di cominciare:
– accendere il forno a 180°C
– tirate fuori le 2 uova dal frigorifero
– pesate 100g di burro e lasciatelo a temperatura ambiente (oppure ammorbiditelo a bagnomaria per pochi minuti), deve essere “a pomata”, la consistenza di una pomata appunto, non liquido.
– mettete i semi in un mortaio e pestateli un poco
– preparate e pesate tutti gli altri ingredienti
– preparate le attrezzature che vi serviranno…
In una grossa ciotola unite la farina insieme al lievito (fate attenzione ai grumi), lo zucchero, la scorza di limone, il sale ed i semi pestati.
Unite le uova ed il burro ormai morbido, il liquore e mescolate bene con un cucchiaio di legno.
Appena possibile impastate con le mani sempre in ciotola (sarebbe meglio impastare con la mano principale e lasciare l’altra pulita per girare la ciotola o per altri eventuali movimenti).
Fate due o tre filoni, metteteli sulla placca del forno foderata di carta distanti un paio di centimetri tra loro e cuoceteli a 180°C per 15′-20′ minuti.
Sfornate e fateli raffreddare 5′ minuti su una gratella per dolci dopodiché tagliateli con un coltello a lama liscia in fette di 1,5cm di spessore*.
Abbassate il forno a 150°C e rimetterci i biscotti dritti con almeno 1/2 centimetro tra l’uno e l’altro lasciandoli asciugare per 20’minuti in modo da ottenere i veri “bis-cotti”… cioè “cotti 2 volte”.
*mentre tagliate non esercitate una pressione forte verticale ma bensì fate una pressione minima e movimenti avanti-indietro – tutto ciò per avere un taglio regolare, liscio e con poche briciole.