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Marmellata di prugnette (ramassin)

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Ingredients

1 kg pesche Tabacchiera
1 mela per ogni kg di frutta - per la pectina
500 g zucchero di canna per ogni kg di frutta
100 ml liquore Nocino per ogni kg di frutta

Marmellata di prugnette (ramassin)

usate una brocca per riempire i vasi

Cuisine:

Sterilizzazione dei vasi:
f. tradizionale > 90' - 90°C
f. microonde > 15' - Max
Sterilizzazione dei coperchi:
bollire in acqua per 15'

  • Medium

Ingredients

Directions

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Il Ramassin o Dalmassin è una varietà di susino autoctona, tipica del Piemonte sud-occidentale e diffusa su gran parte del territorio della provincia di Cuneo sotto forma di piante sparse. Ramassin e Dalmassin sono varianti linguistiche piemontesi (quest’ultima propria del Monregalese) che corrispondono all’italiano Damaschine, susine di Damasco.

 

Ingredienti
  • 3 kg di prugne
  • 4 limoni non trattati
  • 3 mele (per la pectina)
  • 1,4 kg di zucchero di canna (Demerara)
  • 300ml di Limoncello
  • 1 stecca di cannella

 

Preparazione

Dividete e denocciolate le prugne e asciugatele bene con uno scottex e mettetele in un vassoio in modo che siano staccate l’una dall’altra in freezer per almeno mezz’ora. Accendete il forno a 160°.


Le mele le sbuccio solo se non sono biologiche (le vitamine sono quasi tutte lì), faccio tutto a pezzettoni, mettendo nella pentola anche i noccioli delle prugne – danno un aroma particolarissimo – unisco lo zucchero, unisco anche la cannella ed il Limoncello e mescolo in modo che lo zucchero vada a toccare tutto e lascio macerare per almeno 12 ore mescolando durante questo tempo un altro paio di volte.


Trascorso questo tempo, mescolo di nuovo e faccio cuocere per circa un’ora (levo la schiuma che si crea e la conservo in frigorifero per altri usi).


Dopodiché, tolti i noccioli, la cannella e tolto un poco delle prugne che schiaccerò con una forchetta, con un frullatore ad immersione frullo tutto il resto in modo da avere un composto liscio.


Riunisco le prugne schiacciate e faccio cuocere ancora fino a che non raggiungo una consistenza densa considerando che raffreddandosi diventa più solida. Ma comunque non deve cuocere per più di mezz’ora.


Con molta attenzione invaso la marmellata bollente in barattoli sterilizzati, chiudo con tappi integri (guardare bene sotto la capsula – data la spesa minima a volte vale la pena comprarli tutti nuovi) sterilizzati anch’essi e stringo con forza dopodiché li capovolgo (il calore fa creare il sottovuoto – importantissimo).


Una volta freddi o dopo 8 ore rigirateli e conservateli in un luogo fresco lontano dal sole.

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