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Pane Pita

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Pane Pita

per accompagare tzatziki, taramosalata e co.

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La Pita è un pane lievitato rotondo a base di farina di grano tenero. E’ diffusissimo in Grecia servito con Tzatziki e Taramosalata, ma comune anche nella cucina medio orientale, nord africana e mediterranea per accompagnare Hummus, Baba-ganush ed altri meze.


La maggior parte dei pani di forma simile vengono cotti al forno ad alte temperature in modo che crescano velocemente ed una volta sfornati al loro interno gli strati di pasta cotta restano separati cosicché la pita una volta sgonfia permetterà di essere farcita facilmente solo riempiedndone la tasca.


Proprio riguardo alla sua farcia: in Grecia esistono dei negozietti, tipo le nostre pizzerie al taglio, dove si vendono le “giros me pita” o le “souvlaki me pita” con yaurti/yogurt, tomates/pomodori, cremidi/cipolla… Eccezionali.

 

Ingredienti:

  • 250 gr di farina 0
  • 250g di farina di Manitoba
  • 300 ml circa di acqua tiepida
  • 40 ml di olio evo
  • 1 cucchiaio di miele
  • 8g di sale circa
  • 6g di lievito di birra fresco

Emulsione per spennellare

  • una tazzina di acqua
  • 2 cucchiai di olio
  • un pizzico di sale grosso

 

 

Preparazione:

Sciogliete in acqua tiepida il lievito con il miele.
In una grande ciotola mettete la farina.
Aggiungete poco per volta l’acqua ed una volta terminata l’acqua impastate un poco, poi versate  l’olio ed impastate fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea.


Fate un buco nella pasta e metteteci il sale.
Continuate ad impastare in ciotola per 1 minuto, poi rivoltate sul piano di lavoro infarinato per 5 minuti. Alla fine l’impasto dovrebbe avere la consistenza del lobo dell’orecchio.
Raccoglietelo in una palla, mettete nella ciotola un poco infarinata e mettete in un grosso sacchetto di plastica oppure coprite la ciotola con un coperchio.
Lasciate lievitare per 2 ore in un luogo riparato ed asciutto (per esempio il forno spento o dentro un mobile).


Passato il tempo di lievitazione riprendere l’impasto, rivoltarlo sul piano di lavorazione ben infarinato, spianate sommariamente (con le mani) l’impasto e dividetelo  in dieci parti.
Ognuna schiacciatela con il palmo di una mano, con l’altra portate i 4 angoli o il contorno irregolare verso il centro e poi rivoltatele. Dovrebbero così aver assunto una forma circolare.
Ora con l’aiuto del matterello schiacciate ruotando di tanto in tanto i 10 dischi in modo che non si attacchino al piano – usate sempre la farina – e rispettino la loro forma circolare.


Preriscaldate il forno a 220°.


Fate il colpo di vapore, cioè:
una volta raggiunta la temperatura aprite lo sportello e versate nella leccarda un litro circa di acqua fredda, richiudete e quando la temperatura verrà di nuovo raggiunta potrete infornare.


Mettete il pane pita in una teglia dai bordo bassi o nulli rivestita con carta forno, spennellate la superficie con l’emulsione che avrete ottenuto mettendo i 3 ingredienti in un barattolo tipo quelli della marmellata, chiudendo bene il tappo e shaekerandolo per un minuto, con un pennello da cucina senza fare pressione altrimenti i pani si sgonfiano (un poco di sale non si sarà sciolto e rimarrà nel barattolo… è voluto.


Cuocete a forno molto caldo per 5/6 minuti – dipende dal forno – comunque fino a quando saranno gonfie e dorate.


Una volta sfornate mettetele su di una griglia in modo che circoli dell’aria sotto e perdano la loro umidità.


Importante: il pane pita è anche conosciuto come pane arabo, libanese o siriano appunto perché è molto diffuso nei paesi con popolazione araba.
A volte invece di spennellarlo con l’emulsione di acqua /olio è cosparso di farina, o altre volte è più “mollicoso”…
Tutto dipende dal luogo, dal panettiere…

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