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Cuzzupe calabresi

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Cuzzupe calabresi

ricetta della chef maura pismataro

Features:
  • Festività

Brioche tipiche
della Pasqua
in tutta la Calabria.

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Nel mio ultimo viaggio in Brasile, ho tenuto dei corsi di cucina italiana in una scuola elementare, e visto che era tempo di pasqua, ho proposto questa brioche che si mangia per la colazione quando si torna dalla veglia pasquale.
Ho raccontato ai bambini brasiliani la tradizione dei nostri nonni che emigrarono in Brasile, e portarono con se le abitudini di famiglia e dei propri paesi. Quando ero bambina e andavo in Calabria, la notte di Pasqua si portava la “cuzzupa” in chiesa per essere benedetta, che poi mangiavamo a casa dopo la veglia. La tavola era già stata preparata con i fiori del giardino, viole di Pasqua, violette, narcisi, giacinti, poi le uova sode colorate, i salumi ed i formaggi, e naturalmente le uova di Pasqua di cioccolata e l’agnello di zucchero.

Ancora qui a Roma, con i nostri 4 figli, abbiamo mantenuto questa tradizione e facciamo le “cuzzupe” tutti insieme per la Pasqua.
La “cuzzupa” si può preparare dal Venerdì Santo e conservare coperta con la pellicola.

Chef Maura

 

Ingredienti:

  • 1 kg di farina 00
  • 2 uova
  • 100g di burro
  • 100g di zucchero
  • 200g di latte
  • 50g di lievito di birra fresco (o 2 bustine di lievito di birra disidratato)
  • 8 uova sode

 

 

Procedimento

Disporre la farina a fontana, con al centro le uova e il lievito in polvere e lo zucchero, riscaldare un poco il latte con il burro e aggiungere alla farina, un pizzico di sale.


Impastare tutto bene e lavorare per almeno 20 minuti finchè nella pasta si creino delle bollicine.


Dividere l’impasto in quattro parti e creare 4 forme semplici come nella fotografia oppure delle forme più piccole come colombe, trecce, cestini, con delle uova sode inserite.


Passate con un pennello dell’uovo sbattuto con uno o due cucchiai d’acquea poi spargete zucchero in granella o confettini.


Infornare a 180°C gradi per 20′ minuti, dopo sfornate, coprire con un panno di cotone e lasciar raffreddare …se qualcuno non passa e le mangia calde: buonissime!

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