Eat Art: l’arte con il cibo.
La Eat Art è una corrente artistica creata da Daniel Spoerri…
Nota bene: non vogliamo scrivere delle nozioni assolute – anche perché non ne saremmo assolutamente in grado – molto si è già detto, c’è chi lo porta come argomento d’esame alla facoltà di Architettura scrivendone tesine di 120 pagine, chi ne fa intere mostre e chi ne scrive articoli su riviste mondiali.
Articoli fondati? Veritieri?
Spesso ci si accorge che per descrivere le caratteristiche e l’obiettivo di quest’arte, vengono usate parole uguali, i concetti sono gli stessi ripetuti pari pari…
Allora umilmente si pensa – Forse questo l’ho già letto ieri, o forse stamattina, oppure era scritto in quel libro di mia nipote, o forse so verament
e troppe cose, o forse come al solito ho sbagliato!
Vabbè. Ricominciamo! Come direbbe Pappalardo… è pure odioso Adriano Pappalardo.
Si riparte dall’inizio.
Di nuovo.
Altra cosa importantissima e fondamentale:
la voce “Eat Art” è riportata su Wikipedia e Wikipedia è come la Televisione, come Striscia la notizia…
Una cosa esiste solo se:
o “l’hanno vista in televisione” oppure anche se “è scritta su Wikipedia”.
Non conta più “Cogito ergo sum” di Cartesio, ma “Appaio quindi esisto”… in italiano.
E’ inutile studiare…
E’ inutile sapere.
Ci sono gli Smartphone.
Ma loro sono “smart” e noi sempre meno.
Comunque:
google-liamo, leggiamo, scarichiamo, impaginiamo, salviamo…
Ma anche ricerchiamo, sfogliamo, leggiamo i vecchi e buoni (e anche profumati libri) e soprattutto ragioniamo!
Dopo questa digressione torniamo alla Eat Art:
la Eat Art è una corrente artstica creata da Daniel Spoerri:
Note biografiche: Daniel Spoerri, nato il 27 marzo 1930, deve la sua fama di artista soprattutto ai cosiddetti tableaux-pièges, realizzati a partire dagli anni Sessanta. La sua carriera è iniziata come ballerino nella Berna degli anni Cinquanta. In seguito si è fatto un nome come ristoratore (anni Settanta) e come fondatore della Eat Art, inaugurando la Eat Art Gallery di Düsseldorf e dando vita ai suoi numerosi banchetti.
Negli anni Novanta ha realizzato un grande parco di sculture, che dal 1997 è diventato una fondazione: il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano nella Toscana meridionale.
Dal 2009 è aperto l’archivio “Kunststaulager Spoerri” a Hadersdorf am Kamp (in Austria).
Fonte: Daniel Spoerri – Eat Art in transformation – Galleria Civica d’Arte Moderna di Modena
Da Daniel Spoerri ad oggi molti artisti, grafici, chef, illustratori, fotografi ecc. ecc. hanno aperto le danze e creato opere commestibili e non che ci fanno vivere sensazioni nuove e ci fanno apprezzare oggetti e cibi che finora erano relegati ad un significato limitato e povero.
Come direbbe René Magritte
“Ceci n’est pas un risotto”.
Daniela Spada
(nascente, umile e soprattutto alle prime armi… scrittrice)
Opere di:
Andy Wahrol 1962
Daniel Spoerri 1975, 1988
Subodh Gupta, Untitled – Pesce – 2010
Ida Skivenes, blogger Ida Frosk – Breakfasts, Art Toast project – 2013, 2015
Gualtiero Marchesi 2006, 2013, 2015
Massimo Bottura 2001, 2014, 2015
Dorothée Selz 2015 – Pains colorès
Ed altri artisti di cui nei nostri disordinati archivi rimangono le immagini ma abbiamo perduto il titolo dell’opera ed il nome del creatore.