- 200g di fagioli rossi di soia azuki secchi
- 200g di zucchero di canna Demerara
- un pizzico di sale
Preparazione
Lavare i fagioli con acqua corrente 2-3 volte e buttare l’acqua ogni volta, per togliere il sapore allappante dei fagioli (in giapponese questa operazione si dice appunto Shibunuki).
Mettere a mollo in una pentola piena di acqua per circa 6 ore. Successivamente, mantenendo la stessa acqua, mettere la pentola su fuoco medio fino a bollitura e lasciare bollire per circa 5-10 minuti.
Spegnere il fuoco e scolare l’acqua. Rimettere gli azuki nella pentola. Aggiungere acqua a coprire di 2 volte il contenuto (esempio: per due centimetri di altezza dei fagioli aggiungere acqua fino a 6 centimetri dal fondo).
A fuoco medio-basso, aggiungere zucchero per un terzo del peso dei fagioli (in questo caso circa 60-70g) e mischiare.
Prima che l’acqua venga tutta assorbita, aggiungere lo zucchero rimanente e mischiare. Non bisogna lasciar asciugare completamente i fagioli ma lasciarli sempre umidi con un minimo di liquido.
Spegnere il fuoco e assaggiare per sentire la durezza del composto. Se fosse ancora duro, aggiungere un altro po’ di acqua e cuocere ancora un po’. Se invece sono abbastanza morbidi e la consistenza è di una marmellata un po’ soda aggiungere un pizzico di sale e girare.
Lasciar riposare almeno dieci ore nella pentola o in un altro recipiente, la grande quantità di zucchero provvederà a mantenere il tutto.
Il Tsubuan diventerà leggermente più duro. Eventualmente per ammorbidire porre di nuovo la pentola qualche minuto sul fuoco aggiungendo un bicchiere d’acqua.
Per la conservazione, potete mettere il tutto in barattoli di vetro come fareste con una normale marmellata di frutta e conservare in frigorifero.
Oppure invasate da bollente . riaccendendo il fuoco – ed invasate in barattoli sterili chiudendo con coperchi sterili integri e capovolgendoli lasciandoli capovolti fino a raffreddamento totale.
Se invece volete ottenere l’Anko nella versione Koshian – una marmellata perfettamente amalgamata, omogenea e liscia – basterà passarla al Minipimer fino al raggiungimento della consistenza desiderata.
Nota: nella versione Tsubuan – con i pezzetti interi, più consistente e ruvida – è la tipica farcitura dei Dorayaki, dolce popolarissimo in Giappone che consiste in due frittelle/pancake tra le quali viene spalmata.
La “prova piattino”:
consiste nel prendere una cucchiaiata dalla marmellata che bolle, versarla al centro di un piattino messo nel freezer per almeno 10 minuti, spanderla un pochino, contare fino a 10, passare velocemente un dito al centro dividendola in due, inclinare a 90° gradi il piattino (in modo che una macchia sia sopra ed una sia sotto),… se le due macchie restano separate la marmellata è pronta, se si uniscono vuol dire che è troppo liquida, quindi deve cuocere ancora.
Per la “sterilizzazione” dei vasetti e dei coperchi:
farli bollire in una pentola per una ventina di minuti, togliere dalla pentola scolando tutta l’acqua e metterli in forno ventilato a 100° per 10 minuti; oppure solo per i vasetti: mettere i vasetti ben lavati, scolati, vuoti e dritti in una teglia in forno a 90° per 90’ (facilissimo da ricordare: 90-90), i coperchi sempre bolliti.
Controllate che una volta freddi i barattoli abbiano la capsula rientrata – indica l’avvenuto sottovuoto.
…nel caso ne vogliate fare un “regalo”:
fate una confezione corredata di etichetta, SCRIVETE LA DATA oltre al CONTENUTO e raccomandate che una volta aperta deve essere conservata in frigorifero per non più di un mese se invece il barattolo è ancora chiuso ed integro si può conservare per un anno in un luogo fresco e possibilmente al buio.